GARE E APPALTI – Il “rito appalti” si applica anche agli affidamenti in house

Anche le impugnazioni degli affidamenti in regime di in house providing soggiacciono allo speciale “rito appalti” disciplinato dagli artt. 119, co. 1, lett. a) e 120 C.P.A.. Pertanto anche le impugnazioni di tali affidamenti dovranno essere proposte, a pena di decadenza, nel termine dimezzato di 30 giorni dal provvedimento di aggiudicazione definitiva.

Questo quanto affermato dal Consiglio di Stato con la recente sentenza n. 2533 del 29 maggio 2017.

Secondo il Consiglio di Stato tale ricostruzione ed interpretazione degli artt. 119 e 120 C.p.a. è l’unica possibile in quanto il legislatore ha appositamente utilizzato termini ampi quali “procedure di affidamento di pubblici lavori, servizi e forniture” ed “atti delle procedure di affidamento”, formule idonee a ricomprendere la complessiva fase di affidamento di un contratto di lavori, servizi e forniture da parte della Pubblica Amministrazione.

Quindi anche l’affidamento diretto di tali contratti di lavori, servizi e forniture da parte di una Pubblica Amministrazione ad una società in regime di in house – continua il Collegio –  deve essere ricompresa nel concetto di “procedure” di cui agli art. 119, co. 1, lett. a) e 120 del Codice del processo amministrativo. Anche tale particolare modalità di affidamento infatti è pur sempre manifestazione della potestà autoritativa della pubblica amministrazione, manifestatasi nelle forme del procedimento amministrativo.

In secondo luogo – continua il Collegio – la esposta ricostruzione è confermata altresì sul piano della interpretazione logica: è infatti innegabile la comunanza ai contratti stipulati a seguito di affidamento diretto delle esigenze sottese a questo speciale procedimento giurisdizionale, e cioè la spiccata celerità e la pienezza di tutela assicurata dai provvedimenti adottabili ai sensi degli artt. 120 – 124 C.p.a.

Per tanto non può essere messo in dubbio, né sulla base della lettura degli articoli del Codice del processo amministrativo, né sulla base dell’indagine della voluntas legis, l’assoggettamento al rito appalti delle impugnazioni aventi ad oggetto degli affidamenti diretti in house.