Il Decreto-Legge 19 maggio 2020 n. 34 (“Decreto Rilancio”) ha previsto alcune misure finalizzate a sostenere e rafforzare le start-up innovative e i loro progetti sull’intero territorio nazionale.
Ai sensi dell’art. 38 vengono destinate risorse aggiuntive, nella misura di € 100 milioni per l’anno 2020, per il finanziamento agevolato alle start-up innovative; inoltre, sono destinati € 10 milioni per la concessione alle start-up di agevolazioni sotto forma di contributi a fondo perduto finalizzate all’acquisizione di servizi prestati da parte di incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels o altri soggetti pubblici o privati che operano per lo sviluppo di imprese innovative.
Tali agevolazioni, tuttavia, verranno concesse secondo modalità e condizioni definite con un decreto del Ministro dello Sviluppo Economico da adottare entro 60 giorni dall’entrata in vigore del Decreto; si tratta di un provvedimento attuativo non ancora emanato.
Per l’anno 2020 anche al Fondo di sostegno al venture capital sono assegnate risorse aggiuntive pari a € 200 milioni finalizzate a sostenere investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, mediante l’erogazione di finanziamenti agevolati, la sottoscrizione di obbligazioni convertibili o altri strumenti finanziari che prevedono la possibilità del rimborso dell’apporto effettuato a beneficio esclusivo delle start-up innovative.
Il quinto comma prevede la proroga di 12 mesi per il termine di permanenza nella sezione speciale del Registro delle Imprese delle start-up innovative; inoltre, eventuali termini previsti a pena di decadenza dall’accesso a incentivi pubblici e per la revoca dei medesimi sono prorogati di 12 mesi.
Il sesto comma riserva una quota di € 200 milioni del fondo di garanzia PMI in favore delle start-up innovative.
Infine, è prevista a favore delle persone fisiche una detrazione d’imposta lorda sul reddito pari al 50% della somma investita dal contribuente direttamente nel capitale sociale di una o più start-up innovative iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese, ovvero per il tramite di organismi di investimento collettivo del risparmio che investano prevalentemente in start-up innovative.
L’investimento massimo detraibile non può essere superiore a € 100 mila per ciascun periodo d’imposta e deve essere mantenuto per almeno tre anni; le modalità di attuazione verranno individuate da un successivo decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.
L’art. 42 del Decreto “Rilancio” istituisce un nuovo Fondo per il trasferimento tecnologico con una dotazione di € 500 milioni, per favorire la collaborazione di soggetti pubblici e privati nella realizzazione di progetti di innovazione e spin-off con l’obiettivo di sostenere iniziative e investimenti utili alla valorizzazione ed all’utilizzo dei risultati della ricerca presso le imprese operanti sul territorio nazionale, con particolare riferimento alle start-up innovative.
Nel capitale di rischio e di debito è possibile anche l’ingresso indiretto del Ministero dello Sviluppo Economico; gli interventi, le modalità e le condizioni saranno individuate da un successivo decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.
Per l’attuazione degli interventi, previa stipula di apposita convenzione, il Ministero si avvale di ENEA – l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile; inoltre, per le medesime finalità viene creato uno specifico veicolo chiamato “Fondazione Enea Tech”, fondazione di diritto privato il cui statuto dovrà essere approvato, su proposta di ENEA, con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico.
La Fondazione promuove investimenti finalizzati all’integrazione e alla convergenza delle iniziative di sostegno in materia di sviluppo e trasferimento tecnologico, favorendo la partecipazione, anche finanziaria, di imprese, fondi istituzionali o privati e di organismi e enti pubblici; la Fondazione svolge le sue attività utilizzando il patrimonio ad essa destinato (€ 12 milioni), i contributi degli enti pubblici e quelli degli enti privati.